Più di 200 partecipanti da tutta Italia per la prima Assemblea delle Transizioni Giuste
Più di 200 tra assessori ed assessore di grandi città e piccole cittadine insieme a chi si occupa di ricerca, chi fa attivismo e chi impresa, con sindacati, giornalisti e intellettuali, si ritroveranno tra sabato e domenica in Salaborsa. Arrivano da Palermo e Trento, da San Bellino (Rovigo) a Rivarolo Canavese (Torino) da Bacoli (Napoli) e Marradi (Firenze), da Taranto e Torino: una vera e propria comunità nazionale, formata da chi è in prima linea nel realizzare progetti sui temi del lavoro, della casa, dell'istruzione, della mobilità, della salute, dei diritti, del digitale e dell’ecologia.
L’obiettivo è quello di andare alle radici dei grandi fenomeni globali, e delle transizioni che dobbiamo affrontare, ecologica, digitale e sociale, per costruire delle risposte di adattamento delle comunità: erano gli anni '80 quando i sindacati statunitensi utilizzarono il termine “transizioni giuste” per proteggere i lavoratori colpiti dalle nuove norme sull'inquinamento dell'acqua e dell'aria. Il termine appare quanto meno attuale: il presente è caratterizzato da enormi sfide, le ricadute territoriali sono sempre più fuori dal controllo, a pagarne le conseguenze saranno soprattutto le fasce più deboli.
L’Alleanza per le Transizioni Giuste è una comunità unita nell'azione concreta e quotidiana, riservata a chi è in contatto con cittadine e cittadini nel risolvere problemi e trovare soluzioni, nei piccoli e grandi Comuni, a nord e a sud del paese.
Attraverso seminari pubblici e una assemblea ad invito, l’obiettivo delle due giorni è cambiare approcci in modo concreto: si parlerà di ripensare le scuole per coinvolgere gli adolescenti, di come integrare nel proprio sviluppo una rinnovata attenzione alle persone, di come creare città 30, di come gestire gli impatti del digitale e l'emergenza dell’abitare, di lavoro, di rilanciare la sanità e cultura di prossimità e di come creare comunità energetiche.
L’evento è il punto di avvio della costruzione di una rete che a livello capillare vuole mettere insieme chi opera nella prossimità: l’obiettivo è influenzare le decisioni a livello locale facilitando lo scambio di materiali, regolamenti, delibere, progetti per orientare programmi e finanziamenti a livello nazionale verso le azioni più utili e concrete.
